Piacere, sono Pinky!

Piacere, sono Pinky!

C’era una volta, in un piccolo villaggio incantato, una ragazza di nome Gloria.

Gloria era conosciuta per il suo cuore gentile, il suo lungo e morbido mantello rosa e le sue mani magiche, che aiutavano le mamme a far nascere i loro bambini, con tanto amore e cura.

Ogni volta che un nuovo bimbo veniva al mondo, infatti, Gloria era lì pronta a prendersi cura di lui con un dolce e rassicurante sorriso.

La cara Gloria aveva un sogno: trovare un’amica speciale che potesse aiutarla a coccolare i neonati, a farli addormentare serenamente e a crescere felici. Desiderava che questa amica fosse morbida, affettuosa e piena d’amore incondizionato.

Così, un giorno, mentre Gloria passeggiava nel bosco, vide una soffice nuvoletta bianca che dormiva sotto un grande albero.

Avvicinandosi con passo leggero, si accorse che non era una nuvoletta, ma una piccola pecorella tenerella! Era così soffice e delicata che sembrava uscita da un dolcissimo sogno. La pecorella dormiva profondamente e sognava di fluttuare tra le stelle luminose.

Gloria sussurrò dolcemente: «Ciao, piccola pecorella, qual è il tuo nome?»

La pecorella aprì lentamente i suoi occhietti e sbadigliò. «Mi chiamo Pinky» disse, con una vocina dolce come il miele. «Adoro dormire e sognare di mondi lontani, ma ho sempre desiderato avere tanti amici».

Gloria sorrise teneramente ed esclamò: «Pinky, ho bisogno del prezioso aiuto. Vorresti venire con me e aiutarmi a far dormire i bambini? Hanno bisogno di qualcuno che li coccoli con amore e li faccia sentire al sicuro».

Pinky balzò in piedi, con gli occhioni che ora le brillavano di gioia. «Sarebbe un sogno che si avvera! Ma... e se non fossi abbastanza brava?»

Gloria accarezzò la testolina di Pinky, rassicurandola con parole sincere: «Sei perfetta così come sei. Il tuo amore e la tua infinita dolcezza sono tutto ciò di cui i bambini hanno bisogno».

Pinky si unì a Gloria e divenne la sua fedele compagna. Quando i neonati piangevano, Pinky li avvolgeva nel suo soffice e caldo pelo, e con un semplice tocco, li aiutava a fare la nanna.

Insieme, ogni notte, contavano le pecorelle e facevano dolci e sereni sogni sotto il cielo stellato.