Storia 3: La Notte delle Stelle Cadenti: Riccio Impara a Non Avere Paura del Buio

Le storie di Pinky

Era una notte speciale nel bosco, una di quelle notti in cui il cielo si riempie di stelle cadenti. Tutti gli animali erano entusiasti e si preparavano per il grande spettacolo celeste. Ma c’era un problema: Riccio il Riccio aveva paura del buio.

"Non posso uscire stanotte," disse Riccio con un tono triste a Pino il Topino, mentre guardava fuori dalla sua tana. "E se il buio mi fa sentire perso? E se vedo qualcosa di spaventoso?"

Pino, che conosceva bene il suo amico, gli sorrise dolcemente. "Riccio, non devi preoccuparti. Sarò con te tutta la notte. Il buio non è così spaventoso quando sei con un amico. Anzi, può essere pieno di cose meravigliose, come le stelle cadenti. Vuoi provare a venire con me?"

Riccio esitò, ma c’era qualcosa nella voce rassicurante di Pino che lo fece sentire un po’ più coraggioso. "Va bene," disse con un filo di voce. "Ma solo se resti sempre accanto a me."

"Promesso," rispose Pino, stringendo la piccola zampa di Riccio. E così, con un po' di trepidazione, Riccio uscì dalla sua tana, mentre il crepuscolo si trasformava lentamente in notte.

Pinky la pecorella si unì a loro, saltellando felice lungo il sentiero. "Che notte magica!" esclamò. "Ogni stella cadente è un desiderio che si avvera. Quali saranno i vostri?"

Riccio ci pensò un momento. "Vorrei non avere più paura del buio," sussurrò. "Vorrei poter uscire di notte senza sentirmi spaventato."

Pinky sorrise dolcemente e si avvicinò a Riccio. "Sai, il buio non è un nemico. È solo una coperta che avvolge il mondo per far riposare tutto ciò che ci sta sotto. E sotto quella coperta, accadono cose bellissime, come le stelle cadenti."

Poco a poco, il cielo si riempì di stelle. Pino si sedette accanto a Riccio, tenendogli la zampa, per fargli sentire che non era solo. "Guarda su, Riccio. Le stelle stanno iniziando a cadere!"

Con un respiro profondo, Riccio alzò gli occhi al cielo. E fu allora che la vide: una stella cadente attraversare il cielo con una scia luminosa. Il suo cuore batteva forte, ma non di paura, bensì di stupore. "È bellissimo," sussurrò, sentendo una strana calma crescere dentro di sé.

Man mano che la notte avanzava, Riccio si accorse che il buio non era così spaventoso come aveva sempre pensato. Era invece un manto morbido e silenzioso, sotto il quale si nascondeva un mondo di meraviglie. Le stelle cadevano, e ogni volta che una scia luminosa attraversava il cielo, Riccio si sentiva più sicuro. Con Pino e Pinky accanto a lui, il buio sembrava quasi accogliente.

"Vedi, Riccio," disse Pino, "il buio è solo una parte della notte, come le stelle. Non è qualcosa da cui fuggire, ma qualcosa da esplorare, soprattutto se hai un amico con te."

Riccio annuì, sentendosi più tranquillo. "Forse hai ragione," disse, con un piccolo sorriso. "Forse il buio non è così spaventoso, dopotutto."

Quando l'ultima stella cadente attraversò il cielo, Riccio chiuse gli occhi e fece un ultimo desiderio. "Vorrei che il buio diventasse il mio amico, così da non avere più paura."

Mentre si preparavano a tornare a casa, Riccio si sentiva diverso. Più coraggioso. Capì che il buio non era un nemico, ma semplicemente una parte della notte, piena di sorprese e di bellezza. E con i suoi amici, non aveva davvero nulla da temere.

Quella notte, mentre si raggomitolava nella sua tana, Riccio guardò fuori dalla sua finestra e sorrise. Il buio era ancora lì, ma non gli faceva più paura. Ora sapeva che, con un amico accanto e un po' di coraggio nel cuore, il buio poteva essere anche il luogo dove nascono i sogni più belli.