Il co-sleeping è una pratica sempre più diffusa tra i genitori moderni, ma comporta anche aspetti importanti legati alla sicurezza del bambino. In questa guida, esploreremo cosa significa fare co-sleeping, i benefici, i rischi e come praticarlo in modo sicuro per garantire un sonno tranquillo sia per i genitori che per il neonato.
Cos’è il co-sleeping?
Il co-sleeping si riferisce alla pratica di dormire vicino al proprio bambino durante la notte. Esistono diverse forme di co-sleeping:
L’American Academy of Pediatrics (AAP) raccomanda il room-sharing almeno per i primi sei mesi di vita del bambino, ma sconsiglia il bed-sharing per evitare rischi legati alla SIDS (Sindrome della morte improvvisa del lattante).
I vantaggi del co-sleeping
Fare co-sleeping presenta diversi benefici sia per i genitori che per il bambino:
I rischi del co-sleeping
Nonostante i vantaggi, il co-sleeping comporta alcuni rischi, specialmente quando si pratica il bed-sharing. I rischi principali includono:
Come fare co-sleeping in modo sicuro?
Se scegli di fare co-sleeping, ecco alcuni consigli pratici per garantire la sicurezza del tuo bambino:
- Scegli il room-sharing, non il bed-sharing
Il room-sharing è la soluzione più sicura per fare co-sleeping. Puoi posizionare una culla o lettino per co-sleepingaccanto al letto, così il bambino sarà vicino a te ma su una superficie separata e sicura.
2. Usa una culla da co-sleeping
Una culla per co-sleeping è progettata per essere attaccata al lato del letto dei genitori, permettendo al bambino di dormire in uno spazio separato ma facilmente raggiungibile. Assicurati che la culla sia conforme agli standard di sicurezza europei e che garantisca un buon ricircolo d’aria.
3. Mantieni il letto libero da oggetti morbidi
Se decidi di fare bed-sharing, evita assolutamente coperte, cuscini, peluche o altri oggetti morbidi che potrebbero aumentare il rischio di soffocamento.
4. Evita il co-sleeping su divani o poltrone
Il co-sleeping su superfici morbide come divani o poltrone è estremamente pericoloso. Questi ambienti aumentano il rischio di soffocamento accidentale o caduta del bambino.
5. Non fumare e non consumare alcol
Il fumo e il consumo di alcol da parte dei genitori aumentano significativamente il rischio di SIDS. Se pratichi il co-sleeping, è fondamentale mantenere un ambiente senza fumo e limitare l'assunzione di alcol o farmaci che potrebbero compromettere la tua vigilanza.
6. Regola la temperatura della stanza
La temperatura ideale della stanza dove dorme il bambino dovrebbe essere compresa tra i 18 e i 20 gradi. Evita di coprire troppo il bambino e controlla che non sudi eccessivamente durante la notte.
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Posiziona il letto in centro alla stanza
E’ importante che il letto non si trovi vicino al muro per evitare che il vostro bambino si possa incastrare tra muro e letto.
8. Posiziona il bambino sempre e solo vicino alla mamma
E tu, cara mamma, posizionati sul fianco, con le gambe piegate e posiziona il braccio inferiore sopra alla testa del tuo bambino e quello inferiore sulle sue gambine. Il tuo bambino deve essere posizionato supino e mai prono.
In qualsiasi caso, cari genitori, non mi sento di consigliarvi di praticare il co-sleeping. Tuttavia, qualora decideste di praticarlo, vi chiedo di stare attenti.
Quando evitare il co-sleeping?
Esistono situazioni in cui è meglio evitare il co-sleeping, in particolare il bed-sharing:
- Se il genitore è molto stanco o assume medicinali che possono ridurre la consapevolezza durante il sonno.
- Se il bambino è nato prematuro o ha un basso peso alla nascita, in quanto questi fattori aumentano il rischio di SIDS.
- Se uno dei genitori è fumatore o consuma alcol.
Conclusione
Il room-sharing è il metodo più consigliato per garantire un sonno sicuro per il bambino, mentre il bed-sharing dovrebbe essere evitato a meno che non siano rispettate rigide misure di sicurezza, che comunque non garantiscono la sicurezza al 100%.
Seguire le linee guida sull'American Academy of Pediatrics e assicurarsi che l’ambiente sia privo di rischi può aiutare a garantire una nanna serena e sicura per tutta la famiglia.
Federica Ballarin, consulente del sonno Team in Rosa